Associazione Culturale
Music Secrets
Accademia di chitarra
Chitarra Jazz Fusion
INTRODUZIONE AL CORSO DI CHITARRA JAZZ
A cura di Paolo Anessi
Insegnare l’arte dell’improvvisazione, ritengo sia un compito difficile se non quasi impossibile.
Per la chitarra jazz, infatti, come metodologia d’approccio all’improvvisazione, è necessario veder affiancato al classico e pragmatico apprendimento di forme (scale, accordi, arpeggi, ecc.), l’approfondimento dell’articolazione del fraseggio, del ritmo e dell’armonia.
Altro elemento fondamentale è l’immenso patrimonio culturale discografico, da cui trarre infiniti insegnamenti, anche perché il fine di un improvvisatore è anche non smettere di andare alla ricerca di nuovi stimoli, sonorità e contaminazioni.
Per questo motivo, nel programma di studio riporto un elenco di argomenti che andranno affrontati, in modo sequenziale, sia teoricamente che nella pratica, consapevole che non è comunque possibile racchiudere in poche manciate di regole la musicalità e lo sviluppo individuale di un musicista.
Attraverso un percorso di studi, l’ascolto di brani e la semplice curiosità nel mondo della musica, ogni musicista dovrebbe così avere l’opportunità di trovare, con il rispetto per la tradizione, la propria voce sullo strumento.
PROGRAMMA DI STUDIO
Circolo tonale
L’armonizzazione della scala maggiore
Le quadriadi
Le sette specie di accordi
Le triadi
Gli intervalli
Il modo minore armonico
Il modo minore melodico
L’armonizzazione del modo minore armonico e melodico
Gruppi divisionali del diatonico maggiore
Le scale superiori o esatonali derivate dai gruppi divisionali
Accordi estranei
Scala Bachiana
Accordo incompleto
Il modo superlocrio
Accordo analogo o tritono
Il modo superlocrio sul tritono
Le introduzioni o i minori settima nel modo maggiore
Il minore settima nel modo minore armonico
Il blues I – IV - V
Il blues minore
Risoluzioni e colori nel blues
La progressione II – V - I
Le dominanti secondarie
Il bersaglio armonico e melodico
Interscambiabilità accordi 9b
Le Bach e i movimenti accordali
Analisi 1
Drop 2/3
Voicing rivolti, open chords, block chords
Accordo di settima diminuita
La sesta napoletana
Modulazioni per toni vicini e per toni lontani
Change mode
Divisioni per regioni
Modulazioni per regioni (Bill Evans)
Pluralità e similitudini
Scala diminuita e scala simmetrica
I modi con le scale superiori
Le dominanti cromatiche
Super imposition
Modulazioni 2
Sottodominanti secondarie
Accordo semidiminuito
Bebop notes
Coperture
Rhythm Changes (R.C.)
Evoluzione del R.C.
Melodic arpeggios R.C.
Il turn around nel R.C.
Il bridge nel R.C.
Mix progression nel R.C.
Le cadenze
Sviluppo di un pattern
Tecniche di base di costruzione di un fraseggio
Armonia per quarte
Poliritmia e scomposizioni
Tecniche d’approccio nell’improvvisazione
II – V – I per quarte
Armonia funzionale: sei tipi di accordi
Elaborazione dei sei tipi di accordi
Sostituzione armonica nel sistema modale
Pedale e ostinato
Avoid notes for modes
Il doppio cromatismo
Le note guida
Struttura melodica con le note guida
Passing tone
Note stabili / note instabili
Cardine ponte
Articolazione jazz / rock
Elementi che producono relax
Elementi che producono tensione
Settima secondaria di sopratonica
Regione della regione
Sviluppo del fraseggio con gli elementi finora dati
Triadi 2
Tensioni 1
Armonici
Tensioni modali
Uso delle tensioni nei modi scala maggiore
Tensioni disponibili / non disponibili / diatoniche e non
Caratteristiche modali
Resolution: passing tone, risoluzione secondo tipo, delay resolution, auxiliary tone pattern
Less common, unprepared approch note, double cromatic approach
Indirect resolution
Sviluppo della stessa frase nei sette modi della scala maggiore
Articolazione jazz 2
24 movimenti del doppio cromatismo
Collegamenti melodici del doppio cromatismo
Tensioni 3
Tensioni armoniche
Armonia diatonica (Bill Russo)
Rielaborazioni delle forme d’accordo con uso delle tensioni
Movimento delle tensioni melodiche
Tensioni armoniche 2
Tensioni armoniche 3: voci aperte, four way close, tensioni disponibili sulle dominanti secondarie
Tensioni disponibili sulle sostituzioni di dominanti
Riferimento arpeggi tensioni
Rapporto nota / accordo nel modo superlocrio
Scale minore armonica / maggiore armonica / diminuita
Hauptman 2
Scala diminuita 2
Sviluppo modale della scala minore armonica
Sviluppo modale della scala minore melodica
Sviluppo della traccia melodica
No chord tones e tensioni
Elementi di metrica: bilanciamento / sbilanciamento
Spostamento delle pause internamente al fraseggio
Ritmo e metrica: le clavi
Clave metrica
Clave ritmica
Sviluppo ritmico della clave
Metro contro metro
Clave contro clave
Elementi di poliritmia
Gruppi irregolari
Intenzione e tiro: sul tempo, indietro, avanti
Tecnica contrappuntistica in forma classica
Ognuno di questi argomenti è accompagnato da una fase di messa in pratica.
Sono fondamentali l’abbinamento di studio meccanico dei movimenti delle mani a lezioni di tecnica, studio del ritmo nello stile prescelto, studio di forme accordali e studi stilistici specializzati.
Si consiglia, inoltre, pratica con gruppi di musica d’insieme, lezioni di solfeggio ritmico, parlato e cantato, allenamento dell’orecchio (ear training) e per chi lo desidera strumento complementare.
PROGRAMMA SCALE
Pentatoniche
Maggiori + i sette modi
Minori armoniche + i sette modi
Minori melodiche + i sette modi
Diminuite ed esagonali
PROGRAMMA ACCORDI
Sette famiglie di quadriadi
Uso di tensioni
Rivolti
Drop 2 – 3
ARPEGGI
CAGED
Modali
Tonali
Tutte le famiglie di accordi
A tutto ciò si integrano esercizi di tecnica, sviluppo meccanico e coordinazione.