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Tre percorsi didattici

 

 

 

 

Traditional Jazz
Percorso diviso in quattro livelli con esami specifici e diploma finale
 
Livello 1 - Propedeutica di preparazione. Attraverso studi specialistici, se cominci da zero, in questo livello otterrai la codifica di accordi, scale e arpeggi utilizzati nel linguaggio afroamericano, teoria e armonia, ear training, lettura, solfeggio ritmico e parlato, tecniche d'accompagnamento, il sound, la discografia essenziale e guida all'ascolto, analisi armonica, melodica e stilistica, storia del jazz.
 
Livello 2 - Lo swing. Lo studio del jazz è un percorso che comincia all'inizio del secolo scorso: è quindi di fondamentale importanza conoscere e saper suonare i brani della tradizione swing. Parker, Mongomery, Pass, Mingus, Evans, Metheny, Scofield e tutti i grandi del jazz sono passati dalla tradizione. Conoscere il repertorio, imparare a suonare sui cambi di accordo e tonalità, acquisire il portamento ritmico corretto, l'accompagnamento e il giusto sound sono elementi fondamentali per poter arrivare alla consapevolezza di questo complesso e stratificato linguaggio.
 
Livello 3 - Il bebop. L'evoluzione del linguaggio afroamericano si è consolidato a metà del 900 grazie al trio composto da Charlie Parker, Miles Davis e Dizzy Gillespie. Il fulcro di questo livello sono lo sviluppo di un repertorio jazz/blues attraverso brani specifici, il portamento ritmico, il linguaggio melodico e non di minor importanza la conoscenza armonica. Senza contare argomenti come il suonare sugli accordi fino alle modulazioni, i Coltrane changes e i tempi fast, che verranno studiati approfonditamente in questo livello.
 
Livello 4 - Cool e modern jazz. Superata l'era bebop, hardbop e le forme libere del free jazz, si arriva al jazz moderno a cavallo tra gli anni 60 e 70. La grande personalità di alcuni autori/compositori a partire da Miles Davis nell'era più moderna, passando poi per Pat Metheny o John Scofield per arrivare ai più moderni Frank Gambale, Mike Goodrich o Guthrie Govan, tracciano un percorso attraverso la fusion in cui parlare di jazz è diventato riduttivo: si parla infatti di World Music, in quanto le influenze e le personalità artistiche hanno aperto le porte alla diffusione globalmente riconosciuta del genere.
 
Diploma finale. Una scuola deve poter offrirti una preparazione professionale, sia che tu ne voglia fare un mestiere o anche solo come una passione che possa accompagnarti nella vita. In questo livello si lavorerà sulla tua personalità musicale e sui tuoi progetti. Avrai l'occasione di poter lavorare direttamente in studio di registrazione per confezionare il tuo contributo artistico, che sia rivolto alla didattica attraverso lo sviluppo di un manuale oppure con un EP che raccoglie le tue composizioni. Lo studio deve avere uno scopo e una direzione precisa e il diploma finale è fondamentale per chiudere il cerchio e fare in modo che la didattica e tutte le tue conoscenze si indirizzino verso il tuo progetto artistico.

 

 

 

 Rock to Jazz

Questo corso è indicato per chi arriva da un altro genere musicale (come rock, pop, funky, heavy) e vuole allargare le proprie competenze dal punto di vista armonico, per avere una maggior padronanza dell'armonia e per apprendere i principali canoni del linguaggio jazz. Verrà fatto un test di ingresso per capire quali siano le proprie competenze tecniche e teoriche, per poi creare un percorso assolutamente personalizzato, atto a soddisfare le esigenze personali in termini di assimilazione del linguaggio jazz. L'era moderna ci ha fatto conoscere artisti come Satriani, Vai, Timmons e molti altri, che palesemente hanno una conoscenza dell'armonia molto più allargata, che indubbiamente attinge dalle opportunità offerte dal jazz.

Il colloquio è obbligatorio e gratuito, in modo da poter impostare fin da subito un percorso individuale personalizzato.

 

 

  Corso di propedeutica Jazz per accesso esami di laurea in Conservatorio

 

Il corso di propedeutica è indirizzato a chi vuole prepararsi per affrontare l'esame di ammissione ai corsi di laurea jazz in conservatorio. Si affronteranno tutti gli argomenti teorico pratici per poter eseguire i brani richiesti e per affrontare l'interrogazione. Prima di iniziare il corso, sarà necessario un test di ammissione per comprendere il livello di preparazione pre-esistente e poter stendere insieme un percorso personalizzato finalizzato al superamento dell'esame di ammissione in conservatorio.

Programma esame di ammissione triennio jazz

Esecuzione di 2 brani tratti dall’elenco allegato: uno a scelta del candidato, uno a scelta della commissione, in solo o con accompagnamento di basso/ contrabbasso, batteria ed eventuali altristrumenti o con base registrata.

Esecuzione di una ballad jazz a scelta del candidato per strumento solo, o voce (in questo caso accompagnato da un altro strumento)

Esecuzione di un brano a prima vista. Per gli strumenti armonici: con melodia e sigle da armonizzare. Per gli strumenti monodici: lettura della melodia ed eventuale interpretazione dellesigle. Per i batteristi lettura di una parte che preveda stacchi, kicks, fill, obbligati…..

Esecuzione di due scale (maggiori o minori) scelte dalla commissione a due ottave. Per i batteristi esecuzione di alcuni rudimenti scelti dalla commissione

La commissione si riserva di interrompere la prova in qualsiasi momento.

SECONDA PROVA

1)  Prova scritta collettiva su quesiti riguardanti la teoria della musica e i fondamenti dell’armonia in ambito classico e jazz; la prova sarà volta a mettere in luce le conoscenze dei candidati sui seguenti argomenti:

a)scale maggiori e minori e loro modi

b)intervalli melodici e armonici

c)i quattro tipi di triade

2)  Prova di dettato musicale melodico e armonico; il dettato armonico consisterà nel riconoscimento di triadi in stato fondamentale;

3)  Prova di ascolto e riconoscimento stilistico in ambito jazz; saranno proposti tre brani tratti da un allegato elenco di registrazioni storiche. Il candidato dovrà riconoscere il brano indicando titolo, musicisti principali (eventuale nome della formazione), anno di registrazione.

COLLOQUIO DI CARATTERE GENERALE E MOTIVAZIONALE

Argomenti trattati nei corsi di chitarra Jazz

 

Insegnare l’arte dell’improvvisazione è un compito difficile, se non quasi impossibile.
Per la chitarra jazz, infatti, come metodologia d’approccio all’improvvisazione, è necessario veder affiancato al classico e pragmatico apprendimento di forme (scale, accordi, arpeggi, ecc), l’approfondimento dell’articolazione del fraseggio, del ritmo e dell’armonia.
Un'altro elemento fondamentale è l’immenso patrimonio culturale discografico, da cui trarre infiniti insegnamenti, anche perché il fine di un improvvisatore è anche quello di non smettere di andare alla ricerca di nuovi stimoli, sonorità e contaminazioni.
Per questo motivo, nel programma di studio si riporta un elenco di argomenti che andranno affrontati in modo sequenziale, sia teoricamente che nella pratica, con la consapevolezza che non è comunque possibile racchiudere in poche manciate di regole la musicalità e lo sviluppo individuale di un musicista.

Attraverso un percorso di studi, l’ascolto di brani e la semplice curiosità nel mondo della musica, ogni musicista dovrebbe così avere l’opportunità di trovare la propria voce sullo strumento, nel rispetto della tradizione. 

 

 

 

PROGRAMMA DI STUDIO

 

Circolo tonale

L’armonizzazione della scala maggiore

Le quadriadi

Le sette specie di accordi

Le triadi

Gli intervalli

Il modo minore armonico

Il modo minore melodico

L’armonizzazione del modo minore armonico e melodico

Gruppi divisionali del diatonico maggiore

Le scale superiori o esatonali derivate dai gruppi divisionali

Accordi estranei

Scala Bachiana

Accordo incompleto

Il modo superlocrio

Accordo analogo o tritono

Il modo superlocrio sul tritono

Le introduzioni o i minori settima nel modo maggiore

Il minore settima nel modo minore armonico

Il blues I – IV - V

Il blues minore

Risoluzioni e colori nel blues

La progressione II – V - I

Le dominanti secondarie

Il bersaglio armonico e melodico

Interscambiabilità accordi 9b

Le Bach e i movimenti accordali

Analisi 1

Drop 2/3

Voicing rivolti, open chords, block chords

Accordo di settima diminuita

La sesta napoletana

Modulazioni per toni vicini e per toni lontani

Change mode

Divisioni per regioni

Modulazioni per regioni (Bill Evans)

Pluralità e similitudini

Scala diminuita e scala simmetrica

I modi con le scale superiori

Le dominanti cromatiche

Super imposition

Modulazioni 2

Sottodominanti secondarie

Accordo semidiminuito

Bebop notes

Coperture

Rhythm Changes (R.C.)

Evoluzione del R.C.

Melodic arpeggios R.C.

Il turn around nel R.C.

Il bridge nel R.C.

Mix progression nel R.C.

Le cadenze

Sviluppo di un pattern

Tecniche di base di costruzione di un fraseggio

Armonia per quarte

Poliritmia e scomposizioni

Tecniche d’approccio nell’improvvisazione

II – V – I  per quarte

Armonia funzionale: sei tipi di accordi

Elaborazione dei sei tipi di accordi

Sostituzione armonica nel sistema modale

Pedale e ostinato

Avoid notes for modes

Il doppio cromatismo

Le note guida

Struttura melodica con le note guida

Passing tone

Note stabili / note instabili

Cardine ponte

Articolazione jazz / rock

Elementi che producono relax

Elementi che producono tensione

Settima secondaria di sopratonica

Regione della regione

Sviluppo del fraseggio con gli elementi finora dati

Triadi 2

Tensioni 1

Armonici

Tensioni modali

Uso delle tensioni nei modi scala maggiore

Tensioni disponibili / non disponibili / diatoniche e non

Caratteristiche modali

Resolution: passing tone, risoluzione secondo tipo, delay resolution, auxiliary tone pattern

Less common, unprepared approch note, double cromatic approach

Indirect resolution

Sviluppo della stessa frase nei sette modi della scala maggiore

Articolazione jazz 2

24 movimenti del doppio cromatismo

Collegamenti melodici del doppio cromatismo

Tensioni 3

Tensioni armoniche

Armonia diatonica (Bill Russo)

Rielaborazioni delle forme d’accordo con uso delle tensioni

Movimento delle tensioni melodiche

Tensioni armoniche 2

Tensioni armoniche 3: voci aperte, four way close, tensioni disponibili sulle dominanti secondarie

Tensioni disponibili sulle sostituzioni di dominanti

Riferimento arpeggi tensioni

Rapporto nota / accordo nel modo superlocrio

Scale minore armonica / maggiore armonica / diminuita

Hauptman 2

Scala diminuita 2

Sviluppo modale della scala minore armonica

Sviluppo modale della scala minore melodica

Sviluppo della traccia melodica

No chord tones e tensioni

Elementi di metrica: bilanciamento / sbilanciamento

Spostamento delle pause internamente al fraseggio

Ritmo e metrica: le clavi

Clave metrica

Clave ritmica

Sviluppo ritmico della clave

Metro contro metro

Clave contro clave

Elementi di poliritmia

Gruppi irregolari

Alcuni dei testi utilizzati

 

 

1 "La Chitarra Jazz Per Tutti" (Paolo Anessi)

2 "La Chitarra Blues Per Tutti" (Paolo Anessi)

3 "La Chitarra Jazz - Suoni e Colori" - progressioni armoniche (Paolo Anessi)

4  Videocorso "La Chitarra Jazz Per Tutti" livello 1,2,3 (con 80/100 pagine a corredo) Paolo Anessi

5 "Il Modale Per Tutti" (Paolo Anessi)

6 "Guida Pratica del Chitarrista" (Paolo Anessi e autori vari)

7 "La Chitarra Jazz d'Accompagnamento per Tutti" (Paolo Anessi)

9 "Teoria e Armonia Per Tutti" (Paolo Anessi) 

10 "The Advancing Guitarist"

11 Jerry Bergonzi (vari)

12 "Improvisation Made Easier" (Frank Gambale)

13 "Three Note Voicing"

14 "Jazz Guitar Solo Concepts" (Dr Donald)

15 "Charlie Parker Omnibook"

16 "Jazzmaster Cookbook"

17 "MMI" primo volume By Alex Stornello

18 Tutte le serie di Real Book e New Real Book

19 Solfeggi parlati e ritmici

20 Testi di ear training

 

Con i corsi vengono fornite tutte le backing track per studiare, le chart di accordi, arpeggi e scale, oltre alle dispense create ad hoc per gestire la personalizzazione dei corsi. 

I brani studiati nei vari livelli, che seguono un ordine cronologico per difficoltà, sono un elemento fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e la padronanza dello strumento e non di minor importanza, per comprendere in profondità l'applicazione pratica del programma didattico.

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